Vino moscato di Terracina DOC

IL VINO MOSCATO DI TERRACINA

Un vino che arriva dall’antica Grecia

Si racconta che la coltivazione dell’uva sia stata introdotta da alcuni coloni Greci che in epoca antica approdarono nelle terre tra Gaeta e Terracina. I Romani, amanti del tipico sapore di questo vino, continuarono la sua coltivazione decantandolo in moltissime opere classiche in cui viene citato il vino Cecubo (che prendeva il nome dai colli Cecubi posti tra Sperlonga, Itri e Fondi dove veniva coltivato e prodotto), da letterati come Orazio, Pollione e Plinio, giusto per citarne alcuni. Nel corso dei secoli e l’avanzare della palude la produzione si è ridotta per essere ripresa piano piano nell’Ottocento e intensificata nel Novecento dopo la bonifica delle paludi pontine. Il nome attuale deriva dalla parola latina muscum, muschio, che fa riferimento all’aroma profumato di questa pianta.

Coltivazione e realizzazione dei vini

Il Moscato di Terracina, essendo un vino DOC, prevede una rigida regolamentazione sia per quanto riguarda la coltivazione dell’uva che per la realizzazione del vino. Un vino può essere definito Moscato di Terracina se le uve che lo compongono sono per l’85% prodotte nel sud pontino, nelle zone collinari ai piedi dei monti Ausoni che hanno una conformazione chimica del territorio, una presenza di luce e di acque che donano caratteristiche irripetibili a questo tipo di vino, ormai famoso in tutto il mondo. Ne vengono prodotte quattro tipologie: secco, amabile, passito e spumante; tutte dal tipico colore giallo dorato, un gusto vellutato e molto aromatico.

Come abbinare il vino moscato Il Moscato è un vino molto versatile, la produzione variegata gli permette di essere abbinato a una quantità incredibile di cibi e portate dall’antipasto al dessert, all’aperitivo. Forse raggiunge il picco di sapore se abbinato ai frutti di mare, in particolare le ostriche e con i formaggi molto stagionati.

Questo è l’organigramma della nostra impresa: